08 gennaio 2009

Alla ricerca dell'assetto perduto : gli ammortizzatori del 146ti

Preludio: la norma cardine che regolamenta lo spirito di appartenenza di un esemplare ISCRITTO ed OMOLOGATO al RIAR è chiara e lampante come il sole.Il suo nome è originalità al 100% in quanto l'esemplare che ha superato l'esito della perizia da parte della Commissione Tecnina è unico in tutte le sue singole parti e non sono tollerati ricambi od elementi "third party".


Da RIAR - 146 ti - Preparazione SESSIONE OMOLOGAZIONE -


Problema:gli ammortizzatori del 146ti, già la primavera scorsa durante la salita,e relativa discesa, dal passo del Vrsic ne avevano dimostrato i limiti raggiunti per 10 anni di ininterrotta attività da parte del proprietario precedente: ultimamente pero' dopo una strenua e valorosa lotta contro il tempo si sono arresi definitivamente a Generale Inverno,soprattutto al suo sferzare freddo e gelato di queste ultime settimane,che fanno sembrare il loro lavoro di contrasto al beccheggio,praticamente inutile...

Koni Sport di colore giallo sarebbero stati la nostra logica,ferrea e comprovata scelta (avendoli già montati sul precedente 146ti da noi posseduto nel lontano 1997 -ndr) ma questo 146ti è regolarmente iscritto al RIAR e siamo i primi a voler rispettare,per il prestigio e l'onore di potervi appartenere, la sua semplice regola:originalità.

Da RIAR - 146 ti - Preparazione SESSIONE OMOLOGAZIONE -


Sorge pero' una lapalissiana esigenza:la necessità di ripristinare la corretta funzionalità dell'intero gruppo delle sospensioni non per motivazioni sportive ma per la SICUREZZA,soprattutto su questi viscidi fondi stradali di stagione..anche una semplice frenata d'emergenza puo' trasformarsi potenzialmente in un incubo della peggior specie su di una strada ghiacciata...

Ricaricare gli ammortizzatori originali in maniera corretta e con le debite garanzie del caso è una soluzione molto,ma molto accattivante:anche perchè se fatta bene,è una soluzione che comunque strizza l'occhio della simpatia anche al portafoglio..pero' il dubbio insorge:pochi soldi,poca musica? Anche questa volta l'infausta natura di questo mito è stata sfatata da un nome ed un volto: il CorsaRieger,meglio conosciuto nell'ambiente come "il professore":di nome e di fatto aggiungiamo noi.
La proposta allettante viene sfoderata ancora prima delle Festività Natalizie, ma complici le ferie,e relative chiusure un po' di tutti, si rimanda ai primi di gennaio 2009: con una fugace telefonata il giorno 6 il CorsaRieger ci invita a fare un salto in quel di Nova Gorica per poter far visionare il 146ti a chi dovrebbe farsi carico del lavoro,ma soprattutto per poter parlare di persona e delucidare ogni dubbio in base ad esigenze,chiarimenti e garanzie in merito.

Da WEB Pics & Clipart


La competenza e professionalità sono due bandiere per questa piccola azienda artigiana che non solo promette,ma anche garantisce:lussi non da sottovalutare in questo folle mondo odierno. A questo punto c'e' solo un problema che ci vincola e non da poco:l'orario di consegna e di ritiro del 146ti stesso..
Il titolare acconsente ad accoglierlo ben dopo l'orario di chiusura pomeridiano, l'indomani , prendendoselo toto in carico,per riconsegnarcelo il giorno successivo, a lavoro perfettamente ultimato. Ma ahinoi..subentrano i problemi logistici del lasciar e recuperare il 146ti..

Nessun problema:ci pensa il CorsaRieger per primo ad impegnarsi nel recuperarlo ad opera compiuta..e già ,grazie alla sua generosità,un problema si risolve. Si ritorna a Trieste in serata ed il giorno dopo il Duca & la Duchessa,rispettivamente a bordo del GTV e del 146ti partono alla volta di Nova Gorica per consegnare il 146ti stesso come d'accordo..

Da WEB Pics & Clipart


Durante tutto il percorso,non solo autostradale..

Da WEB Pics & Clipart


..ma soprattutto quello lungo il tratto di statale che ci separa da Nova Gorica,la Duchessa si inconsapevolmente esibisce in una vera lezione di savoir fair di guida stradale..

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..mai un tocco di freno durante l'intero sussegguirsi di curve continue che ci separa dalla meta,se non in occasioni di incroci nel dare precedenza o stop.. Ricordiamoci senza poter contare sull'ausilio di coperture termiche o "diavolerie moderne" come ESP et similia: certi tratti di fondo stradale erano al limite del ghiacciato e/o gelato ed il muso del 146ti piu' di una volta si sentiva "invitato" a cadervi in trappola. La classe non è acqua ed ancora una volta.. la Duchessa va con sicurezza e testa sulle spalle con diritto e volontà: il suo dosar l'acceleratore con sapienza emerge prepotentemente come non mai..

A destinazione ci aspetta un CorsaRieger che immediatamente ci accompagna col 146ti presso l'azienda stessa, riportandoci indietro fino al GTV:la strada del ritorno con le Pirelli SottoZero al buio ormai fattosi è tutta un'altra cosa ma questo si sapeva già...
Il rientro al box dove riposa nella dovuta pace il GTV vede arrivare in nostro soccorso Fabio che ci riporta a casa:un grandissimo aiuto che va tanto ringraziato..anche perchè la mattina seguente alle 07.20 un Duca moribondo di freddo,sferzato da un'infinita serie di gelate raffiche di vento siberiano, viene sempre recuperato da Fabio per volgere assieme al lavoro..

Da WEB Pics & Clipart


(foto di qualche gg prima - ndr)

Alle 11.35 circa,il CorsaRieger contatta telefonicamente il Duca per entusiasticamente avvisarlo dell'esito positivo dell'intero intervento e che si appresta al recupero per portarlo in quel di casa sua e testare "il tutto":alle 12.00 puntuale arriva un primo,positivo, dettagliato resoconto del comportamento dinamico del nuovo, ben ritrovato, assetto del 146ti.

Alle 14.35 il Duca viene accompagnato a casa da Lucio, fiero possessore di un'italianissima Fiat Grande Punto TJet,e si appresta ad attendere di esser prelevato da Davide, possessore di 156 2.0TS e amico di vecchissima data del Duca stesso:lo si potrebbe quasi definire un "maestro" sotto certi punti di vista..

Da Raduno - IV Galigia -


Si parte alle 16.00 in punto alla volta di Nova Gorica per arrivarvi ben alle 17.20 dopo essersi immancabilmente persi in una rotonda e aver ironicamente quasi investito in frenata il povero CorsaRieger che ci aspettava al buio,a mo' di segnale stradale umano,sul marciapiede antistante casa sua...;-)

Subito l'attenzione di Davide è catalizzata da quella che viene definita "l'Alfa Tedesca":lo splendido esemplare di BMW color rosso di proprietà del fratello di CorsaRieger...

Da WEB Pics & Clipart


..quando l'espressione motoristica è di certi livelli,l'ammirazione non è peccato! D'altronde gli occhi son fatti per guardare..;-) L'assedio alla BMW da parte del 146ti e del 156 si consuma in pochi istanti..forte potenziale gli StreamLiners: da temere quando sul piatto del gioco si posano stile e potenza.

Da WEB Pics & Clipart


La tentazione di "saggiare" immediatamente il 146ti è grande e subito tutti e tre saliamo a bordo per percorrere un primo semplice giro dei dintorni:prima di tutto si ritrova stabilità,direzionalità del muso,beccheggio ridottissimo e frenate decise,ovviamente quasi piu' potenti...ma le gomme sono fredde,la temperatura dell'asfalto pure e non è il caso di strafare.Poi il tempo si fa tiranno,in quanto il Duca deve immediatamente rientrare,mentre Davide deve proseguire per Udine:le loro strade,dopo aver salutato il CorsaRieger, si divideranno subito dopo l'ex confine italo-sloveno..

Da WEB Pics & Clipart


E qui,pur sapendo che ci vorranno circa 200Km di logico,e dovuto, "assestamento" di tutto il comparto sospensioni, si possono iniziare a saggiare in maniera piu' approfondita le reazioni che sono trasmesse da questi ammortizzatori: i chilometri che ci riportano verso l'autostrada sono intervallati, per chi non lo puo' sapere, anche da brevi tratti rettilinei,e da continue curve di ampio o medio raggio di percorrenza. L'ideale per scoprire che gli pneumatici lavorano in maniera corretta, stando a contatto con il suolo senza quel fastidioso effetto "canguro" dovuto al saltellamento in caso o di frenata o di buca inaspettata.
Tutto l'avantreno del 146ti, al momento si è rialzato di 3.5 cm (valore destinato fra qualche Km a scendere per ovvi motivi di assestamento,come detto pocanzi - ndr) ed i benefici effetti sulla possibilità di disimpegnarsi,se necessario, in rapidi cambi di direzione,senza perdere aderenza o peggio ancora,sbandare, sono una piacevole realtà.
Come anche la sensazione che la taratura sportiva, ma tendenzialmente progressiva, sia sincera e non tradisce nè in accelerazione laterale nè tantomeno sul dritto: il Twin Spark 2.0 finalmente dimostra tutto il suo potenziale di 150CV,Euro2 vecchia maniera, e non vede dissipare il frutto del suo lavoro inutilmente in termini di mancata aderenza,anzi..

Curva dopo curva,si arriva all'imbocco dell'accesso al tratto autostradale A4 che mi condurrà fino a Trieste: una rapida occhiata allo specchieto retrovisore e vediamo come si comporta il 146ti nelle curve ad ampio raggio e nei lunghi tratti rettilinei gelati.
Dopo la fatidica curva di Duino,altezza autogrill, capisco che a farmi compagnia in questa fase del rientro ci sarà un tipetto che si è autoinvitato:il vento. Le raffiche sferzano forte e piu' di qualche furgoncino davanti sembra voler danzare: meno male che tutti i conducenti sono piu' attenti del solito in questa tarda porzione di pomeriggio e tutto fila liscio.

Da notare che il 146ti non monta uno pneumatico dalla spalla o carcassa sportiva: sono delle "semplici" coperture che strizzano l'occhio al bagnato,ma alle velocità autostradali, compatibilmente con le condizioni del manto, si comportano benissimo e sembrano riscoprire una loro tutta nuova maniera di "esprimersi".Piacevole sorpresa che mi porta fino a Trieste,fin sotto al posto di lavoro di Duchessa che mi aspetta trepidante per la novità:già che ci sono perchè non saggiare le curve dell'Ippodromo che si susseguono in una piacevole serie,croce e delizia di ogni cultore delle traiettorie fatte "bene"?;-)

Non solo sono pienamente soddisfatto del risultato raggiunto:ne sono entusiasta. La taratura corrisponde perfettamente al comportamento dinamico che mi aspettavo e che mi fa riscoprire la gioventu' del 146ti,com'era all'origine,se non meglio ancora. Mi fa pensare a ben 10 anni di ricordi fa,quando con il primo 146ti, scoprii il senso del piacere di guida,dell'armonia del percorrere curve in totale sicurezza con una rotonda melodia in sottofondo che molti miscredenti chiamano "rumore del motore": un comportamento dinamico unico che appaga totalmente. Mi compiaccio assai che romanticamente ancora oggi,posso dire di esser fiero ed orgoglioso di guidare un' Alfa Romeo che non solo ha ritrovato il suo assetto perduto,ma che fa storicamente parte del RIAR.

Lunga vita al 146ti e soprattutto grazie di cuore a tutti coloro i quali ci hanno permesso in questi due giorni di poter portare a compimento l'opera necessaria:CorsaRieger degli STREAMLINERS,Fabio e Lucio dei TTC e Davide degli Alfisti!

2 commenti :

Corsarieger ha detto...

Dal titolo sembra un ennesima puntata di Indiana Jones.

Ma leggendo bene, si vede che e un racconto dal sapore poetico, messo giu da un malato di Alfismo allo stato finale, non so se avete pesente: Sedile sportivo della Sparco, e afflebo con scritta (sangue 10W/30) al posto della bandierina. Il tutto su una sedia a rotelle, con cerchi in lega e scarico ragazzon, funzionante a gas intestinali. :-D

Ma tagliamo corto, non voglio annoiarvi con i miei pensieri.


Bella recensione, come sempre, sono stato lieto di poter essere utile. Ma gli amici esistono anche per questo.


Ciao a tutti.

Duca076 ha detto...

:-)

Il tuo apporto è stato a dir poco fondamentale..e non scherziamo!

Senza la tua disponibilità nell'andar a riprendere il "malato"..non si sarebbe fatto nulla...

Confermo la bontà dell'intervento anche dopo aver saggiato la nostra Brigata Casale,detta "camionale", in su..verso casa nostra: bisogna solo stare attenti a non lasciarsi prendere la "mano" in quanto è piacevole la tenuta e la generosità del motore...ed è facile incappare oltre i limiti..e non si deve..:-(