.la visita al Museo di Arese è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo,da 25 anni,di acqua putrida...con piacere riporto la lettera del grande Gippo Salvetti,presidente dell'Alfa Blue Team Milano:
"..Lettera aperta al Corriere della Sera.
Milano 25 Gennaio 2010.
" L'Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono
qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una
specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di
vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa
che resiste alle definizioni.
I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che
non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di
sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore
che con il cervello".
Cosi, nel 1970, si esprimeva l'Ing. Orazio Satta, Responsabile della
Progettazione Alfa Romeo negli anni della Presidenza di Giuseppe Luraghi.
Gli anni, per intenderci, della costruzione dello stabilimento di Arese e
dei bilanci in utile; gli anni della Giulietta, della Giulia, della 1750 e
delle mitiche Spider e GT.
In questa riflessione si trova la migliore risposta alle recenti
"esternazioni" del Dr. Marchionne, ultimo Responsabile del Gruppo Fiat,
continuatore di una linea di pensiero espressa dall'Avvocato Agnelli al
momento dell'acquisizione dell'Alfa:
"Ci siamo annessi una provincia debole".
Fiat e Alfa hanno due modi di concepire l'automobile del tutto
incompatibili:
Ecco perché, fin dal momento della sua "conquista" da parte di Fiat l'Alfa
Romeo è stata umiliata e oggi viene ridotta al ruolo di "stampella" per
raggiungere volumi adeguati di produzione (cfr articolo Corsera di
Tedeschini del 19 scorso).
Ecco perché oggi ci associamo all'invito a vendere l'Alfa Romeo rivolto alla
Fiat da M. Mucchetti sulle pagine del Corriere della Sera del 17 scorso.
Dr. Marchionne, venda l'Alfa Romeo! Non si renda responsabile della
distruzione di un mito che il 24 Giugno 2010 farà muovere verso Milano
migliaia di appassionati da tutto il mondo per celebrare il centenario
dell'Alfa, che la Fiat vuole dimenticare.
Dr. Marchionne, venda l'Alfa Romeo, perché non è, come lei afferma, "un
bambino da cullare" ma una Storia gloriosa da recuperare e proiettare nel
futuro con la passione di Orazio Satta.
Dr. Marchionne, venda l'Alfa Romeo, perché anche le imprese hanno un DNA e
quello dell'Alfa è incompatibile con Fiat.
Dr. Marchionne, venda l'Alfa Romeo e tutti noi appassionati Le saremo
grati......e forse compreremo una 500 come seconda macchina.
f.to
Un folto gruppo di Alfisti e non..."
Carissimi amici alfisti e non,
Giovedì 21 Gennaio nella sede dell'Alfa Blue Team è stata, all'unanimità dei
presenti, stilata questa lettera aperta da inviare al Corsera, a seguito
delle dichiarazioni lette nei giorni scorsi sullo stesso quotidiano ad opera
del Dott. Marchionne e relativi interventi da parte di autorevoli
giornalisti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------
Se anche voi condividete, come ci auguriamo, lo spirito di questa lettera,
vi prego di:
1) diffonderla presso altri amici appassionati
2) rispondere immediatamente alla mia e-mail salvetti@enniosei.it
semplicemente "SI' CONDIVIDO, NOME COGNOME, CITTA'"
3) I nomi dei sottoscrittori verranno messi in calce alla lettera che
verrà inoltrata tra pochi giorni
Vi ringrazio per l'attenzione e per l'opera di diffusione che potrete fare,
pur sapendo che, goccia nel mare, ogni tanto si ha il diritto di alzare la
voce.
Con cordialità.
Gippo Salvetti
(presidente Alfa Blue Team, Milano)
-------------------------------------------------------------------------------------
A nome di Stile Alfa Romeo intero, la lettera è stata sottoscritta ed inviata a Gippo Salvetti,in quanto tante piccole gocce assieme possono anche creare una forte correte e non lasciare soli a combattere i pochi "grandi"...
Onorati di aderire all'iniziativa come Club..
.Mario A. Lodola in piu' occasioni ci ha parlato della figura di Gippo Salvetti,come quella di un grandissimo SERIO appassionato e sempre elogiando l'Alfa Blue Team:sempre onorando con sommo rispetto cio' che questo club è riuscito a costruire nel tempo,consolidandosi come una realtà veramente "bella" ed unica nel suo genere.
Nessuno di noi si tirerà indietro:soprattutto ORA che la triste realtà dei fatti è trasparita tutta dalla visita guidata al Museo. Certi che ci leggono "dall'esterno" della nostra comunità potrebbero anche sogghignare fra i denti "hanno scoperto l'acqua calda"...ma il fatto è che certe volte le parole ed i testi che leggiamo nei libri a tema o sui giornali non riescono a fornire le stesse sensazioni ed EMOZIONI che si prova con la CRUDA realtà dei fatti sotto gli occhi....degrado,desolazione,licenziamenti,distruzione di un patrimonio tecnologico che era PRIMO nel mondo.....e relativo SACCHEGGIO verso il forziere di Maranello,solo per dirne alcuno..
Spero che l'iniziativa del Gippo Salvetti abbia riscontro e clamore:noi tutti siamo in prima linea per la salvaguardia del patrimonio tecnico e di tutto cio' che Alfa Romeo rappresenta nel mondo come Casa.
Link diretto sul ns. forum qui: http://stilealfaromeo.forumfree.it/?t=45747086
29 gennaio 2010
26 gennaio 2010
Visita Guidata Al MUSEO STORICO ALFA ROMEO di Arese - SPOT PROMO VIDEO
Come promesso ad alcuni, vi anticipiamo i primi 5 "spot" video realizzati all'interno del Museo Storico Alfa Romeo di Arese,nel mentre Mario Angelo Lodola illustra le varie ale e sezioni della struttura.
Questi primi cinque "promo" sono degli AVI girati dalla fotocamera digitale ma preludono ad un lavoro molto piu' corposo, svolto dal nostro Alfa147GT/Maurizio che per tutta la durata della visita è rimasto con la telecamera accesa: il frutto delle sue fatiche,cioè le riprese, saranno montate in un filmato misto video/foto per presentare una panoramica completa del Museo e valorizzarne il fine propedeutico della struttura stessa,oltre che esser simbolo della nostra,prima,visita ad Arese.
Intanto eccovi i cinque "spot",visibili tramite il nostro canale YouTUBE:
Il video completo sarà disponibile fra circa una decina di giorni:cio' per poter offrire un lavoro di qualità consona all'impegno richiesto,vista l'importanza del caso.
Questi primi cinque "promo" sono degli AVI girati dalla fotocamera digitale ma preludono ad un lavoro molto piu' corposo, svolto dal nostro Alfa147GT/Maurizio che per tutta la durata della visita è rimasto con la telecamera accesa: il frutto delle sue fatiche,cioè le riprese, saranno montate in un filmato misto video/foto per presentare una panoramica completa del Museo e valorizzarne il fine propedeutico della struttura stessa,oltre che esser simbolo della nostra,prima,visita ad Arese.
Intanto eccovi i cinque "spot",visibili tramite il nostro canale YouTUBE:
Il video completo sarà disponibile fra circa una decina di giorni:cio' per poter offrire un lavoro di qualità consona all'impegno richiesto,vista l'importanza del caso.
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Gita ad Arese - Il viaggio Infinito -
Giorno: DOMENICA 24 gennaio 2010.
Ora: 06.32 del mattino.
Il Duca mentre sta richiudendo la serranda del box,dove giace lo striscione sociale del Club,per un'eventuale foto davanti al Museo:le sue speranze saranno ripagate 12 ore piu' tardi. Nel mentre che la serratura scatta,un irriverente TurboGTV83/Michele con tono di sfida, via telefono, annuncia che è già sul posto concordato per l'incontro assieme a Monica,Mario The LEGEND,il piccolo Gabriel e Damtech/Diego (quest'ultimo in saggia configurazione MESSNER!!): il Duca intuisce che hanno dormito all'adiaccio a -3C dentro il 75 Turbo America,affettuosamente Chernobyl, pur di assicurarsi di esser puntuali con Michele quella mattina..
Dopo pochi minuti,alle 06.42 presso il Bar Flavia,punto d'incontro concordato per il gruppo in partenza per la sezione TS/GO, convergono il Duca e la Duchessa trovandovi non solo il sopracitato manipolo di eroi ma anche un piu' vispo che mai Fabio V. accompagnato dal simpatico figlio Andrea:costui per tutto il viaggio,durante l'appello dopo le soste, sarà identificato sempre come "Figlio di Fabio V." causa assenza del suo nome proprio sulla lista stampata dal Duca...
Compare anche Medo/Luca ed il gruppetto Agricolo capitanato dal buon Robi2000TS composto da lui medesimo,Gianluca e Max:Lorenzo,su delega della Duchessa si appresta a tirar fuori dal bagagliaio vettovaglie e masserizie prese ad hoc il giorno prima per il duro viaggio che ci attende.Viaggio che abbiamo l'onore di condividere con Jan e la sua dolce metà Giada:probabilmente sconvolti dal nostro cieco fanatismo furioso non li vedremo mai piu'?:-)
Un brivido,pensando alla conseguente dovuta lapidazione, pervade la schiena del Duca quando sono le 06.55 e non si vede ancora il 37 posti prenotato qualche settimana prima:composto il numero dell'autista,come per magia...appare all'orizzonte del semaforo!Immediatamente,in perfetto stile Unno-Vandalo-Ostrogoto si prende possesso dei posti accampando i posti come fossero la cima del Monte Lanaro ed immediatamente,dopo un sommario appello di guerra,si parte...
La direzione è l'uscita Latisana, per percorrere un pezzetto di strada indietro ed arrivare sulla SS Triestina,che passa davanti l'incrocio che porta a Pocenia:il parcheggio del ristorante-pizzeria "da Michele" è la nostra meta per caricar a bordo i nostri confratelli della sezione UD/PN, capitanati dal prode alfiere del Marchio Alfa147GT/Maurizio, duro dal freddo come un caramello!!
C'e' anche IL POPPA che seppur appartenendo alla sezione TS/GO per dogma geografico,viene confinato in esilio qui a Pocenia con la missione,non tanto,segreta di terminare Alfa147GT:si sceglierà poi durante il viaggio la tattica dell' "omicidio al Museo"...
A Pocenia ci aspettano Gianni,Piero,Sonia,Enrico,Roberto,suo fratello Mauro,il loro amico David,Devis e la sua dolce metà,le due "Lepri" e Roberto M.:
immediatamente Gianni ed Enrico potenziano ulteriormente la sezione "bar" del pullman con poderose iniezioni di viveri,generi alimentari e bibite. La sicurezza prima di tutto:oggi non si guida e qualche peccato di gola,anche sotto forma di nettare degli dei, è concesso!
Alcuni elementi partiti da TS colgono l'occasione per una prima,improvvisata,"sosta" campestre...
Mentre Monica esibisce con orgoglio l'ennesimo capolavoro artistico di Gabriel:notare che la testa del Saraceno divorato dal Drago reca il simbolo della casa della doppia elica..un tocco di classe e bacio accademico del Duca...
Si riparte dopo un serio appello per non dimenticare nessuno..
..e ci si dirige verso l'autostrada per imboccare subito dopo l'uscita Portogruaro che ci porterà dritti fino al casello di Conegliano:Oscar e Riccardo,gli ultimi due membri della "Missione ad Arese" ci attendono nel parcheggio dell'hotel PreAlpi. Una deviazione un po' lunga ma i ragazzi venendo da Nervesa della Battaglia ci hanno anche messo del loro per venirci incontro e noi contenti li carichiamo a bordo e li immergiamo subito in un contesto da neurodelirio con un Gianni scatenatissimo nelle retrovie.
Si prosegue per un tratto rinfrancandoci con generi di prima necessità..
..ma anche con il caffè completo di latte,bicchierini,zollette nonchè cucchiaini dell'Ikea:il tutto approvvigionato da un super Poppa..
.. che oggi sfodera una verve piu' mitologica del solito...veramente un signor aiuto ed un'iniezione di carica.Sia lodato nel nome di Esculapio quest'uomo!
Sosta obbligata,e sarà la prima e l'ultima,presso il primo autogrill:il Direttivo sarà odiato a morte per questa infausta scelta tattica ma purtroppo, per arrivare ad un orario decente è l'unica soluzione,calcolando i ferrei 100 Km/h obbligatori per legge che devono essere rispettati dai due autisti del pullman.
All'autogrill viene prevista dal Duca una sosta di 12 ferrei minuti,con tanto di sveglia che ne segnala il decorrere:radunare le pecorelle smarrite, fra cui un Gianni con un pacco di Fagolosi compratigli da Maurizio,
Il Poppa avvistato con una Barbie per la sua piccola Matilde e ancora non ci si ricorda chi, fa pensare di aver dimenticato Riccardo a terra..ma ricompare per magia durante l'appello...!!
L'appello,da questo momento in poi sarà denominato l' "Appello del Poppa" in quanto,diligentemente ed intelligentemente, Il Poppa si avvarrà del prezioso ausilio del microfono di bordo,fatto apposta per le comunicazioni:il tono dell'appello è tutt'un dire e l'ilarità dilagherà in maniera dirompente su entrambi gli assali del pullman!!
Da questo punto in poi,la marcia su Arese è un continuo dirompere di neurodelirio:
..dal pensare di esser tornati a Villesse,in virtu' di qualche einsteniana legge spazio-tempo, vedendo l'insegna IKEA...
..all'irripetibile performance di Gianni/MarlboroMan76 che letteralmente supplica ed invoca una fermata seduta stante presso una piazzola di sosta in quanto deve espletare fisiologicamente:ogni imbarazzo è superabile,l'inosabile non esiste e Gianni COMPIE il suo Destino incurante dell'orda di automobilisti che sopraggiungono regolarmente dalla corsia di marcia a lui di fronte...
Risalito a bordo,e rinato, si riparte tutto d'un fiato verso Milano:Gianni ed Enrico formano un binomio inscindibile di reattore emissione potenza divertimento
..e Gianni stesso,il Procreato nell'Alfa Romeo decide di prendere sotto le sue cure un giovane allievo..Gabriel!Nel giro di meno di 12 h questo bambino diventerà il prototipo perfetto dell'Alfista del domani:tra le già ricevute dottrine del Duca,ora con quelle di Gianni,per i futuri detrattori del Marchio non ci saranno speranze...Gabriel è già proiettato nel domani e tutti a bordo temono il compimento del suo 18mo compleanno...:-)
Ogni 10 Km il Duca chiederà incessantemente ad Alfa147GT lo snervante "Quanto manca" che costerà al povero Maurizio la produzione di una fialetta di bile extra in questa giornata..
..ma finalmente c'e' il contatto ottico,il riscontro visivo dell'uscita dell'autostrada per la meta del nostro Santo Pellegrinaggio: ARESE!!!!!
Ad attenderci,previo contatto radio-telegrafonico,l'Omega Supreme in persona:Mario!!Che con la sua 159 SportWagon rossa ci guida direttamente dal casello..
.. fino al ristorante-pizzeria dove tutti quanti,provati dalla traversata, si rinfrancheranno a tavola e nelle toilette..soprattutto..!!:-)
A tavola..
..alla fine del tutto,IL POPPA avrà la sua vendetta:gli verrà regolarmente servito il suo caffè!:-)
Ma non si indugia oltre:ci si rimette sul pullman..
.. e ci si dirige,finalmente,verso quello che per noi Alfisti è il Santuario per eccellenza,il posto piu' sacro dove la nostra passione la si puo' tagliare col coltello da tanto è densa nell'aria..il Museo di Arese all'interno del relativo complesso,di fronte la palazzina del Centro Direzionale.
Sempre Mario a farci gentilmente da apripista,arriviamo,ma non ci piace affatto vedere un cartello indicatore che sarà solo il preludio tangibile e concreto dello scempio e scelleratezza di coloro i quali ci hanno avuto in regalo..
Ma ecco l'ingresso..
..e come si scende dal pullman Gianni effettua il Rito:baciare la Terra Santa...
..immediatamente il discepolo emula le gesta del maestro..
.. e sotto il plumbeo cielo e la cupa ombra della palazzina del Centro Direzionale,si da inizio alla visita guidata vera e propria,che potete leggere in un altro post/recensione in maniera seria e dettagliata.
Alla fine della visita non mancheranno ancora altre gags tipo le performances del nostro Maurizio,il cui aspetto è impreziosito da accessori che IL POPPA gli presta all'uopo visto l'ora di cena..
..ma la stanchezza devastante della giornata piega il nostro Robi,che non cade comq...l'appoggio dei sedili lo aiuta,infatti!:-)
Durante il viaggio di ritorno,la curiosità,durata tutta il viaggio peraltro di "Chi è il miglior amico di.....?" raggiunge l'apice del deliro a tal punto da sfociare in un sondaggio,scritto dal Duca e portato all'ufficiale delle comunicazioni Il Poppa, per informarne via microfono tutta l'allegra brigata.. L'onore di Piero è salvo e Sonia puo' respirar tranquilla tra due guanciali...:-) Un tormentone cosi' non si vedeva da secoli...:-) Come anche il mormorare del nome d'arte "Dj Tanax" per Il Poppa:vero vocalist della giornata...
Dopo due soste,una dopo Bergamo ed una in area Venezia circa (boh!) si ripercorre il tragitto dell'andata in senso inverso e si fa ritorno verso i rispettivi punti d'incontro delle sezioni:tanti saluti,tanto da dire,ma basta un profondo sguardo per capire l'intesa e le emozioni provate oggi tutti assieme.
Strabiliante il sorpasso, con braccio fuori dal finestrino a -15C ,de IL POPPA a bordo della sua bianchina sul pullman che ospita la sezione TS/GO, dopo il raccordo di Palmanova: a bordo fra noi ipotizziamo che se l'abbia anestetizzato per non sentirlo il freddo...:-)
VERAMENTE UN GRANDE GRAZIE A TUTTI VOI PER QUESTO DURO,LUNGO,ESTENUANTE VIAGGIO IMPREZIOSITO ULTERIORMENTE DALLA VOSTRA STESSA PRESENZA.
PS
Post da leggere ed interpretare con assoluto senso goliardico e spirito di divertimento:come lo sono tali ogni buona gita su pullman con compagnie che si rispettino tali.
Ora: 06.32 del mattino.
Il Duca mentre sta richiudendo la serranda del box,dove giace lo striscione sociale del Club,per un'eventuale foto davanti al Museo:le sue speranze saranno ripagate 12 ore piu' tardi. Nel mentre che la serratura scatta,un irriverente TurboGTV83/Michele con tono di sfida, via telefono, annuncia che è già sul posto concordato per l'incontro assieme a Monica,Mario The LEGEND,il piccolo Gabriel e Damtech/Diego (quest'ultimo in saggia configurazione MESSNER!!): il Duca intuisce che hanno dormito all'adiaccio a -3C dentro il 75 Turbo America,affettuosamente Chernobyl, pur di assicurarsi di esser puntuali con Michele quella mattina..
Dopo pochi minuti,alle 06.42 presso il Bar Flavia,punto d'incontro concordato per il gruppo in partenza per la sezione TS/GO, convergono il Duca e la Duchessa trovandovi non solo il sopracitato manipolo di eroi ma anche un piu' vispo che mai Fabio V. accompagnato dal simpatico figlio Andrea:costui per tutto il viaggio,durante l'appello dopo le soste, sarà identificato sempre come "Figlio di Fabio V." causa assenza del suo nome proprio sulla lista stampata dal Duca...
Compare anche Medo/Luca ed il gruppetto Agricolo capitanato dal buon Robi2000TS composto da lui medesimo,Gianluca e Max:Lorenzo,su delega della Duchessa si appresta a tirar fuori dal bagagliaio vettovaglie e masserizie prese ad hoc il giorno prima per il duro viaggio che ci attende.Viaggio che abbiamo l'onore di condividere con Jan e la sua dolce metà Giada:probabilmente sconvolti dal nostro cieco fanatismo furioso non li vedremo mai piu'?:-)
Un brivido,pensando alla conseguente dovuta lapidazione, pervade la schiena del Duca quando sono le 06.55 e non si vede ancora il 37 posti prenotato qualche settimana prima:composto il numero dell'autista,come per magia...appare all'orizzonte del semaforo!Immediatamente,in perfetto stile Unno-Vandalo-Ostrogoto si prende possesso dei posti accampando i posti come fossero la cima del Monte Lanaro ed immediatamente,dopo un sommario appello di guerra,si parte...
La direzione è l'uscita Latisana, per percorrere un pezzetto di strada indietro ed arrivare sulla SS Triestina,che passa davanti l'incrocio che porta a Pocenia:il parcheggio del ristorante-pizzeria "da Michele" è la nostra meta per caricar a bordo i nostri confratelli della sezione UD/PN, capitanati dal prode alfiere del Marchio Alfa147GT/Maurizio, duro dal freddo come un caramello!!
C'e' anche IL POPPA che seppur appartenendo alla sezione TS/GO per dogma geografico,viene confinato in esilio qui a Pocenia con la missione,non tanto,segreta di terminare Alfa147GT:si sceglierà poi durante il viaggio la tattica dell' "omicidio al Museo"...
A Pocenia ci aspettano Gianni,Piero,Sonia,Enrico,Roberto,suo fratello Mauro,il loro amico David,Devis e la sua dolce metà,le due "Lepri" e Roberto M.:
immediatamente Gianni ed Enrico potenziano ulteriormente la sezione "bar" del pullman con poderose iniezioni di viveri,generi alimentari e bibite. La sicurezza prima di tutto:oggi non si guida e qualche peccato di gola,anche sotto forma di nettare degli dei, è concesso!
Alcuni elementi partiti da TS colgono l'occasione per una prima,improvvisata,"sosta" campestre...
Mentre Monica esibisce con orgoglio l'ennesimo capolavoro artistico di Gabriel:notare che la testa del Saraceno divorato dal Drago reca il simbolo della casa della doppia elica..un tocco di classe e bacio accademico del Duca...
Si riparte dopo un serio appello per non dimenticare nessuno..
..e ci si dirige verso l'autostrada per imboccare subito dopo l'uscita Portogruaro che ci porterà dritti fino al casello di Conegliano:Oscar e Riccardo,gli ultimi due membri della "Missione ad Arese" ci attendono nel parcheggio dell'hotel PreAlpi. Una deviazione un po' lunga ma i ragazzi venendo da Nervesa della Battaglia ci hanno anche messo del loro per venirci incontro e noi contenti li carichiamo a bordo e li immergiamo subito in un contesto da neurodelirio con un Gianni scatenatissimo nelle retrovie.
Si prosegue per un tratto rinfrancandoci con generi di prima necessità..
..ma anche con il caffè completo di latte,bicchierini,zollette nonchè cucchiaini dell'Ikea:il tutto approvvigionato da un super Poppa..
.. che oggi sfodera una verve piu' mitologica del solito...veramente un signor aiuto ed un'iniezione di carica.Sia lodato nel nome di Esculapio quest'uomo!
Sosta obbligata,e sarà la prima e l'ultima,presso il primo autogrill:il Direttivo sarà odiato a morte per questa infausta scelta tattica ma purtroppo, per arrivare ad un orario decente è l'unica soluzione,calcolando i ferrei 100 Km/h obbligatori per legge che devono essere rispettati dai due autisti del pullman.
All'autogrill viene prevista dal Duca una sosta di 12 ferrei minuti,con tanto di sveglia che ne segnala il decorrere:radunare le pecorelle smarrite, fra cui un Gianni con un pacco di Fagolosi compratigli da Maurizio,
Il Poppa avvistato con una Barbie per la sua piccola Matilde e ancora non ci si ricorda chi, fa pensare di aver dimenticato Riccardo a terra..ma ricompare per magia durante l'appello...!!
L'appello,da questo momento in poi sarà denominato l' "Appello del Poppa" in quanto,diligentemente ed intelligentemente, Il Poppa si avvarrà del prezioso ausilio del microfono di bordo,fatto apposta per le comunicazioni:il tono dell'appello è tutt'un dire e l'ilarità dilagherà in maniera dirompente su entrambi gli assali del pullman!!
Da questo punto in poi,la marcia su Arese è un continuo dirompere di neurodelirio:
..dal pensare di esser tornati a Villesse,in virtu' di qualche einsteniana legge spazio-tempo, vedendo l'insegna IKEA...
..all'irripetibile performance di Gianni/MarlboroMan76 che letteralmente supplica ed invoca una fermata seduta stante presso una piazzola di sosta in quanto deve espletare fisiologicamente:ogni imbarazzo è superabile,l'inosabile non esiste e Gianni COMPIE il suo Destino incurante dell'orda di automobilisti che sopraggiungono regolarmente dalla corsia di marcia a lui di fronte...
Risalito a bordo,e rinato, si riparte tutto d'un fiato verso Milano:Gianni ed Enrico formano un binomio inscindibile di reattore emissione potenza divertimento
..e Gianni stesso,il Procreato nell'Alfa Romeo decide di prendere sotto le sue cure un giovane allievo..Gabriel!Nel giro di meno di 12 h questo bambino diventerà il prototipo perfetto dell'Alfista del domani:tra le già ricevute dottrine del Duca,ora con quelle di Gianni,per i futuri detrattori del Marchio non ci saranno speranze...Gabriel è già proiettato nel domani e tutti a bordo temono il compimento del suo 18mo compleanno...:-)
Ogni 10 Km il Duca chiederà incessantemente ad Alfa147GT lo snervante "Quanto manca" che costerà al povero Maurizio la produzione di una fialetta di bile extra in questa giornata..
..ma finalmente c'e' il contatto ottico,il riscontro visivo dell'uscita dell'autostrada per la meta del nostro Santo Pellegrinaggio: ARESE!!!!!
Ad attenderci,previo contatto radio-telegrafonico,l'Omega Supreme in persona:Mario!!Che con la sua 159 SportWagon rossa ci guida direttamente dal casello..
.. fino al ristorante-pizzeria dove tutti quanti,provati dalla traversata, si rinfrancheranno a tavola e nelle toilette..soprattutto..!!:-)
A tavola..
..alla fine del tutto,IL POPPA avrà la sua vendetta:gli verrà regolarmente servito il suo caffè!:-)
Ma non si indugia oltre:ci si rimette sul pullman..
.. e ci si dirige,finalmente,verso quello che per noi Alfisti è il Santuario per eccellenza,il posto piu' sacro dove la nostra passione la si puo' tagliare col coltello da tanto è densa nell'aria..il Museo di Arese all'interno del relativo complesso,di fronte la palazzina del Centro Direzionale.
Sempre Mario a farci gentilmente da apripista,arriviamo,ma non ci piace affatto vedere un cartello indicatore che sarà solo il preludio tangibile e concreto dello scempio e scelleratezza di coloro i quali ci hanno avuto in regalo..
Ma ecco l'ingresso..
..e come si scende dal pullman Gianni effettua il Rito:baciare la Terra Santa...
..immediatamente il discepolo emula le gesta del maestro..
.. e sotto il plumbeo cielo e la cupa ombra della palazzina del Centro Direzionale,si da inizio alla visita guidata vera e propria,che potete leggere in un altro post/recensione in maniera seria e dettagliata.
Alla fine della visita non mancheranno ancora altre gags tipo le performances del nostro Maurizio,il cui aspetto è impreziosito da accessori che IL POPPA gli presta all'uopo visto l'ora di cena..
..ma la stanchezza devastante della giornata piega il nostro Robi,che non cade comq...l'appoggio dei sedili lo aiuta,infatti!:-)
Durante il viaggio di ritorno,la curiosità,durata tutta il viaggio peraltro di "Chi è il miglior amico di.....?" raggiunge l'apice del deliro a tal punto da sfociare in un sondaggio,scritto dal Duca e portato all'ufficiale delle comunicazioni Il Poppa, per informarne via microfono tutta l'allegra brigata.. L'onore di Piero è salvo e Sonia puo' respirar tranquilla tra due guanciali...:-) Un tormentone cosi' non si vedeva da secoli...:-) Come anche il mormorare del nome d'arte "Dj Tanax" per Il Poppa:vero vocalist della giornata...
Dopo due soste,una dopo Bergamo ed una in area Venezia circa (boh!) si ripercorre il tragitto dell'andata in senso inverso e si fa ritorno verso i rispettivi punti d'incontro delle sezioni:tanti saluti,tanto da dire,ma basta un profondo sguardo per capire l'intesa e le emozioni provate oggi tutti assieme.
Strabiliante il sorpasso, con braccio fuori dal finestrino a -15C ,de IL POPPA a bordo della sua bianchina sul pullman che ospita la sezione TS/GO, dopo il raccordo di Palmanova: a bordo fra noi ipotizziamo che se l'abbia anestetizzato per non sentirlo il freddo...:-)
VERAMENTE UN GRANDE GRAZIE A TUTTI VOI PER QUESTO DURO,LUNGO,ESTENUANTE VIAGGIO IMPREZIOSITO ULTERIORMENTE DALLA VOSTRA STESSA PRESENZA.
PS
Post da leggere ed interpretare con assoluto senso goliardico e spirito di divertimento:come lo sono tali ogni buona gita su pullman con compagnie che si rispettino tali.
25 gennaio 2010
Visita Guidata Al MUSEO STORICO ALFA ROMEO di Arese -
Come prima tappa dei festeggiamenti e della celebrazione per il Centenario dell'Alfa Romeo,sin dalla fondazione del nostro club,l'anno scorso, ci si era prefissi di far tappa ad Arese,presso il Museo Storico: la struttura è l'ideale punto di partenza per far da apripista ad una serie di eventi e manifestazioni che ci vedranno sostenitori, come club e come amici, del Marchio a noi tanto caro,Marchio che sa sempre smuovere l'animo di moltissima gente in tutto il mondo.
La visita guidata al Museo Storico,per noi appassionati del Marchio è stata un'iniziativa aperta sia ai nostri Soci , ai Simpatizzanti ed ancche agli appassionati del mondo dell'Automobile con la "A" maiuscola in quanto è stata un'opportunità enorme per entrare a contatto,checchèsenedica,con IL Marchio che, de facto, ha scritto piu' pagine della storia automobilistica mondiale con le sue vittorie, i suoi palmares, le sue innovazioni tecniche sempre all'avanguardia che in piu' di un'occasione han sempre sbaragliato la concorrenza.
Tenendo tra l'altro conto che la visita si è tenuta in un pomeriggio domenicale, con la possibilità di avere,in pratica, tutta la struttura del Museo stesso a noi riservata, è stata un'ulteriore esclusività che siamo stati contenti di poter offrire a chi si è avvalso di questa possibilità, piu' unica che rara.
Ma il pensiero che abbiamo in mente,vola immediatamente al personaggio che è stato il vero ed unico artefice di questo evento spettacolare: Mario Angelo Lodola.
Mario Angelo Lodola,che tra l'altro abbiamo l'onore di poter annoverare fra i nostri soci (invitiamo coloro i quali non l'abbiano già fatto a leggere l'intervista che gli venne da noi fatta l'anno scorso - ndr), puo' vantare oltre 40 anni di esperienza in Alfa Romeo e rappresenta un vero e proprio patrimonio umano di cio' che, in sintesi, possiamo definire come la grandezza e l'essenza della Casa stessa.
La sua enorme capacità nel rendere comprensibili,semplificandoli con una naturalezza che ti rapisce, i discorsi ed elementi tecnici e di analisi, è pari soltanto al suo indubbio carisma: una figura potremmo definire,senza mezzo termine alcuno, davvero leggendaria. Noi non possiamo che raccogliere con onore il testimone dei ricordi e della grandezza dei tempi che furono dell'Alfa Romeo che Mario ci idealmente porge, per onorare la futura memoria del Marchio stesso.
Prima di entrare all'interno del Museo,sotto un cielo plumbeo,noi tutti percepiamo una strana sensazione che alcuni hanno già riconosciuto,altri non ancora identificato :sarà il tempo della durata della visita a darcene la certezza del tipo...ma ne parleremo dopo,verso la fine.
Mario ci accoglie nella struttura dandoci un benvenuto coi fiocchi, ponendoci davanti all'attuale produzione di gamma che ci lascia di stucco e senza fiato per la disposizione,veramente artistica delle Alfa Romeo..
La MiTO,la 159 berlina e SportWagon,la Brera e la Spider e la GT ci danno ufficialmente il benvenuto all'interno di quello che per noi rappresenta un vero e proprio tempio di culto per l'adorazione del nostro Marchio:i loro fari, pardon, occhi, si incrociano coi nostri,dei queli alcuni già lucidi per l'emozione in quanto tante volte avevamo pensato di poter varcare quella soglia,ma non pensavamo che ci saremmo riusciti tutti assieme questa domenica 24 gennaio 2010.
Molti fra noi sono amici, alcuni "solo" conoscenti con cui si è famigliarizzat durante le 5 ore di pullman ma l'intesa,l'emozione e quel nodo alla gola lo abbiamo ancora tutti quando Mario ci chiama a sè per iniziare questa fantastica "full immersion" tutta targata e griffata Alfa Romeo...
..che parte proprio dagli inizi,da dove il tutto nacque e cioè la Darraq ed il suo motore bicilindrico..
Sarà proprio dalle ceneri delle avventure imprenditoriali di Alexandre Darraq, che nascerà grazie ad un gruppo di imprenditori milanesi,grazie anche anche alle garanzia della Banca Agricola Milanese nel comprare gli stabilimenti storici del Portello,l'ANONIMA LOMBARDA FABBRICA AUTOMOBILI, che sarà conosciuta per sempre come ALFA.
La leggenda è oramai tracciata e sul segno delle continue innovazioni tecniche che si susseguiranno l'un l'altra c'e' anche il tempo di delineare lo stemma dell'Alfa Romeo,l'unico che riporta la sua città d'origine..inoltre la sua simbologia (che vi invito a leggere qui -ndr) ha un non so chè di magico e regale:un fascino ineguagliato da nessun altro. Non a caso,diremo noi...
Ma non c'e' solo lo stemma a nascere in quel periodo ma ben di piu' e cioè i primi modelli griffati ALFA come la "15HP"..
..e Mario qui si dimostra maestro nell'illustrarci un mondo dell'automobile di allora che era profondamente diverso da solo lontanamente come noi oggi ce lo possiamo immaginare.Un mondo fatto di mille difficoltà oggettive,dove ad esempio la "benzina" per andare avanti, in assenza di distributori ti veniva venduta dalle farmacie e percorrenze chilometriche limitatissime,un vero affronto alla strumentalizzata ecologia moderna a cui tanto veniamo fortemente sensibilizzati..
Un tono solenne e di magnificenza fa da sfondo ai nostri timidi sguardi, quando leviamo gli sguardi verso l'altra ala dela sala,dove il panorama ed è l'eterno attimo del tempo che mozza il fiato..
..il tempo che questi splendidi esemplari hanno fermato con il loro stesso esistere all'interno del Museo stesso,ed intanto il nome del compianto ing. Romeo,affianca già quello della sigla ALFA,e cosi' sarà fino ai nostri giorni..
..che si susseguono l'un l'altro incessantemente,letteralmente bombardando il nostro inconscio lato Alfista piu' profondo:ci rapiscono e ci perdiamo in esse,accompagnati dalle specifiche e dettagliate informazioni di Mario..
Ma la fantasia,e l'onore di averla accanto,cade sulla leggendaria "P2 Gran Premio" dell'indimenticato Jano..
Lo sguardo dei presenti viene catalizzato da un'apparente macchia d'olio che fa sfoggia di sè sulla pedana:Mario coglie l'occasione per spiegarci che la P2 fa parte di quel fortunato 82% di vetture presenti nel Museo che sono "vive",cioè perfettamente funzionanti e marcianti. Chi è fortunato puo' vederle all'opera in manifestazioni di regolarità o rievocazioni storiche:quindi un Museo "vivo" e dinamico,non la solita struttura statica a cui siamo magari abituati da altre realtà.
Esperimenti avveneristici non solo di meccanica ma anche di aereodinamica,si concretizzano nella "Monoposto Gran Premio tipo A":
..il "primo" 12 cilindri Alfa Romeo ricavato,appunto,dall'accoppiamento di due motori 1752cc,dotato di due cambi tra l'altro..
L'indimenticata e plurivittoriosa "8C 2300"?Eccola in tutto il suo splendore..
..dotata anche del 3o faro regolabile tra l'altro..
Se si pensa alla "Mille Miglia" non si puo' non associarne il nome a quello dell'Alfa Romeo, che piu' di ogni altra Casa riusci' a vincerne il maggior numero di edizioni..
..con vetture che erano esempi di stile nel design e di raffinatezza meccanica.
Restiamo letteralmente ammaliati da questo prototipo di "512 Gran Premio", il primo esempio di 12 cilindri contrapposti della Storia dell'Automobile,in grado di erogare nel 1940 500CV!!!
..per non parlare della "Bimotore" a 16 cilindri,2 motori da 8 cilindri ciascuno da 3165cc, capaci di erogare nel 1935 la mostruosa potenza di 540CV!!!
Ma assolutamente non dimentichiamoci di "loro" due..
Passano gli anni della 2a Guerra Mondiale e si arriva ad un nuovo design dello scudetto frontale delle Alfa Romeo..
..dove si arriva a sfornare la reginetta,campionessa di eleganza del 2009,la "6C 2500 Villa d'Este"..
Nel 1951 arriva anche il veicolo AutoRicognizione per l'esericito..la famosa "A.R. 51 Matta" per rispondere ad un bando di concorso del Ministero della Difesa per sostituire le Jeep americane dell'esercito..
..famosa la frase,appunto, "..mai visto arrarampicarsi un'automobile cosi' prima di allora.."..e fra i suoi progettisti ebbe anche un giovane allora Giuseppe Busso. Nonostante fosse in grado di superare dislivelli del 120%, il bando venne vinto da quella che sarebbe diventata nota come Campagnola,l'Alpina della Fiat che condivideva parti della Topolina e della 1400 e costava 3 volte meno..nonostante cio' all'edizione della Mille Miglia del 52, riservata alla categoria militare,la "Matta" vinse la rivale "Campagnola" con ben 42 minuti di distacco!
Ma con Luraghi e la Giulietta si è oramai proiettati nell'era dell'evoluzione industriale dell'Alfa Romeo..
..siamo nell'era in cui l'Alfa Romeo come industria automobilistica di Stato presenta bilanci positivi..
Ma ora entriamo nella sala dei prototipi e dei grandi rimpianti a cui, e per cui, spesso dobbiamo bussare alle porte della scellerata dirigenza FIAT per capire come mai non siano andati in cantiere con la produzione,dopo la loro PRESENTAZIONE come prototipi, appunto...iniziamo con le due regine che hanno catturato gli animi di tutti noi presenti:la Nuvola..
..una coupè anni '90 dalle forme filanti perfettamente attuali..bocciata da chi avrebbe potuto metterla in produzione e relativo commercio...!
E come non ammirare la "Proteo":
..il prototipo di cio' che sarebbe diventato il progetto 916,cioè il GTV e la Spider ma totalmente differente fu la produzione di serie rispetto alle INNOVATIVE caratteristiche del prototipo come il tettuccio rigido ripiegabile e le 4 ruote motrici inseribili elettronicamente ed autosterzanti..
Nella stessa sala sicuramente impressiona anche la "Carabo":avveneristico prototipo dagli 8 cilindri a V che ha stabilito dei record assoluti..
..ma lo spettacolo per gli occhi non finisce qui in quanto queste tre regine non sono da sole ma in ottima compagnia...spicca sullo sfondo il prototipo della Montreal presentato all'Expo in Canada..
leggermente diverso rispetto al modello che ando' in produzione poi,e che vedremo..ma che emozione vederlo!
Nondimeno vediamo altri prototipi davvero interessantissimi..
Con veramente il cuore gonfio di lacrime per la mancata produzione di come avrebbe dovuto essere la "Proteo" e per quella proprio negata per la "Nuvola",sempre per colpa dei soliti "noti" procediamo avanti nelle sale del Museo per imbatterci nella sezione dedicata alla produzione aereonautica della Casa..
Giusto antipasto alla Massima Formula,la 1 appunto,di cui fummo campioni nelle prime due edizioni del campionato del Mondo..
..un preludio trionfante a quello molto piu' triste e che fa pensare moltissimo,cioè all'ambizioso progetto 164 PRO CAR:
o per meglio dire del suo cuore vitale e pulsante, rappresentato da un V10...
..che sarà troppo sospettosamente simile,per non dire praticamente identico a quello che andrà ad equipaggiare la Ferrari campione del mondo di M. Schumacher nel 2000. Dopo aver digiunato il titolo dal 1979 la casa di Maranello si fregerà del titolo mondiale di F1 nemmeno lontanamente sognandosi di ringraziare quella di Arese: e meno male che l'indomani dell'acquisizione di Alfa Romeo, da parte di Fiat, qualcuno,corrispondente alla figura di Gianni Agnelli, ebbe il coraggio di dire "ci siamo annessi una provincia debole" e qualcun altro asseri' di aver trovato "cassetti vuoti" ad Arese..bel coraggio davvero..
Come non notare inoltre queste imbarazzanti somiglianze nelle forme, giusto per restare in tema..
Consoliamoci alla vista del "TZ",Tubolare Zagato..
..o del "2600 SZ"..
Ma Alfa Romeo ha il suo DNA nel mondo delle competizioni motoristiche ai massimi livelli,anche americani/USA ed eccoci ritornare in tema di "copia e incolla" con la soluzione che abbiamo visto nella Ferrari degli scorsi campionati di F1,a proposito del coprire i cerchioni..
..per non parlare di turbine in grado di gestire pressioni di sovralimentazioni fra i 3 e 4 bar,ed occhio alla fattura dei collettori di scarico ceramici..
E torniamo a parlare proprio di Alfa Romeo presente in F1 moderna..
..e notiamo che..
..fra tutte spicca proprio lei!Famosissima per il "ventilatore" posteriore per creare un potentissimo effetto suolo..e come dimenticare le sette vittorie su otto gare,come recita lo stampato sullo sfondo delle due regine in questione del campionato mondiale marche e prototipi..?
Nel 1975..
e nel 1977..
.Alfa Romeo è ancora campione del mondo!
Ed è sempre Mario a spiegarci al meglio tutti i dettagli tecnici inerenti i propulsori e quant'altro di correlabile ci possa essere,erudendoci di aspetti di cui nemmeno immaginavamo l'esistenza..
Ma i successi sportivi non si fermeranno di sicuro qui e difatti ci sono loro a ricordarcene quelli piu' "recenti" in terra teutonica,dove sbaragliammo gli avversari senza dar loro tregua e scampo...
..ed in mezzo a loro giustamente,e meritatamente ci sta proprio lei..
Lascio volutamente per ultima LEI,quella che in molti piu' accreditati estimatori dell'Automobile hanno definito come "l'auto piu' bella mai costruita"..la leggendaria Alfa Romeo "33 Stradale" con il suo 8 cilindri...
..e chi siamo noi per contraddirli,visto che ci trovano pure pienamente d'accordo?
Oramai siamo giunti alla fine del giro dell'intero Museo Storico e al suono di queste parole, nasce spontaneo come non mai sulle note di una breve introduzione del proporlo un caloroso applauso come non mai indirizzato,e dedicato, proprio al "nostro" Mario.
"Nostro" in quanto dalle sue parole, dall'intensità dei suoi occhi,dalla lucentezza dello sguardo traspare tutto eccome lo spirito Alfa Romeo e la sua filosofia:ce lo sentiamo un po' "nostro" Mario che in queste tre ore ci ha fatto sognare,ci ha rapito, ci ha portato con l'immaginazione dove nessun libro o rivista patinata, pur se scritta ed illustrata bene mai potrebbe.
La sensazione di esser circondati ed immersi nel vivo del contesto storico Alfa Romeo è unica,ma una guida come Mario Angelo Lodola è un valore aggiunto:l'Alfa Romeo è un patrimonio di noi tutti appassionati che ne coltiviamo le gesta e la ricordiamo magnifica come non mai.
Proprio questo dobbiamo fare,proprio questo è il nostro primo compito come club: ricordarci sempre e non dimenticare mai cosa eravamo per tenerlo come obiettivo di tornare ad esserlo. Non dimentichiamo le gesta dei piloti, lo sforzo ed il sacrificio dei collaudatori, il genio mai spento e sopito dei progettisti: mai dobbiamo dimenticare la grandezza della filosofia e della storia Alfa Romeo anche se il momento è buio come non mai e a qualcuno farebbe comodo il contrario.
Non dimentichiamoci di questo Museo ed anzi,sosteniamolo con tutti i mezzi possibili in quanto è la testimonianza tangibile di tutto cio' che abbiamo detto sinora:visitatelo ed immergetevi nella sensazioni che questo pantheon dell'automobilismo vi puo' offrire. Non permettiamo che venga chiuso o smantellato!
Ed all'uscita, quando state per tornare a casa, soffermatevi lungo il perimetro dell'intero complesso di Arese: lungo quel perimetro oggi colpito da desolazione e degrado voluto da chi, nel corso di tutti questi anni ha solo depauperato e spostato la produzione in stabilimenti esteri come la Polonia,professando e sbandierando il "made in Italy"...
Tutti noi capiamo,ora cos'è quel nodo alla gola,quella sensazione che avevamo all'ingresso e non riuscivamo a distinguere. E tutti quanti ci riscopriamo ancora piu' Alfisti come non mai,ancora piu' forti nello spirito e sappiamo incondizionatamente che quel testimone morale che ci è stato offerto, lo dobbiamo con onore diffondere e difendere.
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SPOT VIDEO:
La visita guidata al Museo Storico,per noi appassionati del Marchio è stata un'iniziativa aperta sia ai nostri Soci , ai Simpatizzanti ed ancche agli appassionati del mondo dell'Automobile con la "A" maiuscola in quanto è stata un'opportunità enorme per entrare a contatto,checchèsenedica,con IL Marchio che, de facto, ha scritto piu' pagine della storia automobilistica mondiale con le sue vittorie, i suoi palmares, le sue innovazioni tecniche sempre all'avanguardia che in piu' di un'occasione han sempre sbaragliato la concorrenza.
Tenendo tra l'altro conto che la visita si è tenuta in un pomeriggio domenicale, con la possibilità di avere,in pratica, tutta la struttura del Museo stesso a noi riservata, è stata un'ulteriore esclusività che siamo stati contenti di poter offrire a chi si è avvalso di questa possibilità, piu' unica che rara.
Ma il pensiero che abbiamo in mente,vola immediatamente al personaggio che è stato il vero ed unico artefice di questo evento spettacolare: Mario Angelo Lodola.
Mario Angelo Lodola,che tra l'altro abbiamo l'onore di poter annoverare fra i nostri soci (invitiamo coloro i quali non l'abbiano già fatto a leggere l'intervista che gli venne da noi fatta l'anno scorso - ndr), puo' vantare oltre 40 anni di esperienza in Alfa Romeo e rappresenta un vero e proprio patrimonio umano di cio' che, in sintesi, possiamo definire come la grandezza e l'essenza della Casa stessa.
La sua enorme capacità nel rendere comprensibili,semplificandoli con una naturalezza che ti rapisce, i discorsi ed elementi tecnici e di analisi, è pari soltanto al suo indubbio carisma: una figura potremmo definire,senza mezzo termine alcuno, davvero leggendaria. Noi non possiamo che raccogliere con onore il testimone dei ricordi e della grandezza dei tempi che furono dell'Alfa Romeo che Mario ci idealmente porge, per onorare la futura memoria del Marchio stesso.
Prima di entrare all'interno del Museo,sotto un cielo plumbeo,noi tutti percepiamo una strana sensazione che alcuni hanno già riconosciuto,altri non ancora identificato :sarà il tempo della durata della visita a darcene la certezza del tipo...ma ne parleremo dopo,verso la fine.
Mario ci accoglie nella struttura dandoci un benvenuto coi fiocchi, ponendoci davanti all'attuale produzione di gamma che ci lascia di stucco e senza fiato per la disposizione,veramente artistica delle Alfa Romeo..
La MiTO,la 159 berlina e SportWagon,la Brera e la Spider e la GT ci danno ufficialmente il benvenuto all'interno di quello che per noi rappresenta un vero e proprio tempio di culto per l'adorazione del nostro Marchio:i loro fari, pardon, occhi, si incrociano coi nostri,dei queli alcuni già lucidi per l'emozione in quanto tante volte avevamo pensato di poter varcare quella soglia,ma non pensavamo che ci saremmo riusciti tutti assieme questa domenica 24 gennaio 2010.
Molti fra noi sono amici, alcuni "solo" conoscenti con cui si è famigliarizzat durante le 5 ore di pullman ma l'intesa,l'emozione e quel nodo alla gola lo abbiamo ancora tutti quando Mario ci chiama a sè per iniziare questa fantastica "full immersion" tutta targata e griffata Alfa Romeo...
..che parte proprio dagli inizi,da dove il tutto nacque e cioè la Darraq ed il suo motore bicilindrico..
Sarà proprio dalle ceneri delle avventure imprenditoriali di Alexandre Darraq, che nascerà grazie ad un gruppo di imprenditori milanesi,grazie anche anche alle garanzia della Banca Agricola Milanese nel comprare gli stabilimenti storici del Portello,l'ANONIMA LOMBARDA FABBRICA AUTOMOBILI, che sarà conosciuta per sempre come ALFA.
La leggenda è oramai tracciata e sul segno delle continue innovazioni tecniche che si susseguiranno l'un l'altra c'e' anche il tempo di delineare lo stemma dell'Alfa Romeo,l'unico che riporta la sua città d'origine..inoltre la sua simbologia (che vi invito a leggere qui -ndr) ha un non so chè di magico e regale:un fascino ineguagliato da nessun altro. Non a caso,diremo noi...
Ma non c'e' solo lo stemma a nascere in quel periodo ma ben di piu' e cioè i primi modelli griffati ALFA come la "15HP"..
..e Mario qui si dimostra maestro nell'illustrarci un mondo dell'automobile di allora che era profondamente diverso da solo lontanamente come noi oggi ce lo possiamo immaginare.Un mondo fatto di mille difficoltà oggettive,dove ad esempio la "benzina" per andare avanti, in assenza di distributori ti veniva venduta dalle farmacie e percorrenze chilometriche limitatissime,un vero affronto alla strumentalizzata ecologia moderna a cui tanto veniamo fortemente sensibilizzati..
Un tono solenne e di magnificenza fa da sfondo ai nostri timidi sguardi, quando leviamo gli sguardi verso l'altra ala dela sala,dove il panorama ed è l'eterno attimo del tempo che mozza il fiato..
..il tempo che questi splendidi esemplari hanno fermato con il loro stesso esistere all'interno del Museo stesso,ed intanto il nome del compianto ing. Romeo,affianca già quello della sigla ALFA,e cosi' sarà fino ai nostri giorni..
..che si susseguono l'un l'altro incessantemente,letteralmente bombardando il nostro inconscio lato Alfista piu' profondo:ci rapiscono e ci perdiamo in esse,accompagnati dalle specifiche e dettagliate informazioni di Mario..
Ma la fantasia,e l'onore di averla accanto,cade sulla leggendaria "P2 Gran Premio" dell'indimenticato Jano..
Lo sguardo dei presenti viene catalizzato da un'apparente macchia d'olio che fa sfoggia di sè sulla pedana:Mario coglie l'occasione per spiegarci che la P2 fa parte di quel fortunato 82% di vetture presenti nel Museo che sono "vive",cioè perfettamente funzionanti e marcianti. Chi è fortunato puo' vederle all'opera in manifestazioni di regolarità o rievocazioni storiche:quindi un Museo "vivo" e dinamico,non la solita struttura statica a cui siamo magari abituati da altre realtà.
Esperimenti avveneristici non solo di meccanica ma anche di aereodinamica,si concretizzano nella "Monoposto Gran Premio tipo A":
..il "primo" 12 cilindri Alfa Romeo ricavato,appunto,dall'accoppiamento di due motori 1752cc,dotato di due cambi tra l'altro..
L'indimenticata e plurivittoriosa "8C 2300"?Eccola in tutto il suo splendore..
..dotata anche del 3o faro regolabile tra l'altro..
Se si pensa alla "Mille Miglia" non si puo' non associarne il nome a quello dell'Alfa Romeo, che piu' di ogni altra Casa riusci' a vincerne il maggior numero di edizioni..
..con vetture che erano esempi di stile nel design e di raffinatezza meccanica.
Restiamo letteralmente ammaliati da questo prototipo di "512 Gran Premio", il primo esempio di 12 cilindri contrapposti della Storia dell'Automobile,in grado di erogare nel 1940 500CV!!!
..per non parlare della "Bimotore" a 16 cilindri,2 motori da 8 cilindri ciascuno da 3165cc, capaci di erogare nel 1935 la mostruosa potenza di 540CV!!!
Ma assolutamente non dimentichiamoci di "loro" due..
Passano gli anni della 2a Guerra Mondiale e si arriva ad un nuovo design dello scudetto frontale delle Alfa Romeo..
..dove si arriva a sfornare la reginetta,campionessa di eleganza del 2009,la "6C 2500 Villa d'Este"..
Nel 1951 arriva anche il veicolo AutoRicognizione per l'esericito..la famosa "A.R. 51 Matta" per rispondere ad un bando di concorso del Ministero della Difesa per sostituire le Jeep americane dell'esercito..
..famosa la frase,appunto, "..mai visto arrarampicarsi un'automobile cosi' prima di allora.."..e fra i suoi progettisti ebbe anche un giovane allora Giuseppe Busso. Nonostante fosse in grado di superare dislivelli del 120%, il bando venne vinto da quella che sarebbe diventata nota come Campagnola,l'Alpina della Fiat che condivideva parti della Topolina e della 1400 e costava 3 volte meno..nonostante cio' all'edizione della Mille Miglia del 52, riservata alla categoria militare,la "Matta" vinse la rivale "Campagnola" con ben 42 minuti di distacco!
Ma con Luraghi e la Giulietta si è oramai proiettati nell'era dell'evoluzione industriale dell'Alfa Romeo..
..siamo nell'era in cui l'Alfa Romeo come industria automobilistica di Stato presenta bilanci positivi..
Ma ora entriamo nella sala dei prototipi e dei grandi rimpianti a cui, e per cui, spesso dobbiamo bussare alle porte della scellerata dirigenza FIAT per capire come mai non siano andati in cantiere con la produzione,dopo la loro PRESENTAZIONE come prototipi, appunto...iniziamo con le due regine che hanno catturato gli animi di tutti noi presenti:la Nuvola..
..una coupè anni '90 dalle forme filanti perfettamente attuali..bocciata da chi avrebbe potuto metterla in produzione e relativo commercio...!
E come non ammirare la "Proteo":
..il prototipo di cio' che sarebbe diventato il progetto 916,cioè il GTV e la Spider ma totalmente differente fu la produzione di serie rispetto alle INNOVATIVE caratteristiche del prototipo come il tettuccio rigido ripiegabile e le 4 ruote motrici inseribili elettronicamente ed autosterzanti..
Nella stessa sala sicuramente impressiona anche la "Carabo":avveneristico prototipo dagli 8 cilindri a V che ha stabilito dei record assoluti..
..ma lo spettacolo per gli occhi non finisce qui in quanto queste tre regine non sono da sole ma in ottima compagnia...spicca sullo sfondo il prototipo della Montreal presentato all'Expo in Canada..
leggermente diverso rispetto al modello che ando' in produzione poi,e che vedremo..ma che emozione vederlo!
Nondimeno vediamo altri prototipi davvero interessantissimi..
Con veramente il cuore gonfio di lacrime per la mancata produzione di come avrebbe dovuto essere la "Proteo" e per quella proprio negata per la "Nuvola",sempre per colpa dei soliti "noti" procediamo avanti nelle sale del Museo per imbatterci nella sezione dedicata alla produzione aereonautica della Casa..
Giusto antipasto alla Massima Formula,la 1 appunto,di cui fummo campioni nelle prime due edizioni del campionato del Mondo..
..un preludio trionfante a quello molto piu' triste e che fa pensare moltissimo,cioè all'ambizioso progetto 164 PRO CAR:
o per meglio dire del suo cuore vitale e pulsante, rappresentato da un V10...
..che sarà troppo sospettosamente simile,per non dire praticamente identico a quello che andrà ad equipaggiare la Ferrari campione del mondo di M. Schumacher nel 2000. Dopo aver digiunato il titolo dal 1979 la casa di Maranello si fregerà del titolo mondiale di F1 nemmeno lontanamente sognandosi di ringraziare quella di Arese: e meno male che l'indomani dell'acquisizione di Alfa Romeo, da parte di Fiat, qualcuno,corrispondente alla figura di Gianni Agnelli, ebbe il coraggio di dire "ci siamo annessi una provincia debole" e qualcun altro asseri' di aver trovato "cassetti vuoti" ad Arese..bel coraggio davvero..
Come non notare inoltre queste imbarazzanti somiglianze nelle forme, giusto per restare in tema..
Consoliamoci alla vista del "TZ",Tubolare Zagato..
..o del "2600 SZ"..
Ma Alfa Romeo ha il suo DNA nel mondo delle competizioni motoristiche ai massimi livelli,anche americani/USA ed eccoci ritornare in tema di "copia e incolla" con la soluzione che abbiamo visto nella Ferrari degli scorsi campionati di F1,a proposito del coprire i cerchioni..
..per non parlare di turbine in grado di gestire pressioni di sovralimentazioni fra i 3 e 4 bar,ed occhio alla fattura dei collettori di scarico ceramici..
E torniamo a parlare proprio di Alfa Romeo presente in F1 moderna..
..e notiamo che..
..fra tutte spicca proprio lei!Famosissima per il "ventilatore" posteriore per creare un potentissimo effetto suolo..e come dimenticare le sette vittorie su otto gare,come recita lo stampato sullo sfondo delle due regine in questione del campionato mondiale marche e prototipi..?
Nel 1975..
e nel 1977..
.Alfa Romeo è ancora campione del mondo!
Ed è sempre Mario a spiegarci al meglio tutti i dettagli tecnici inerenti i propulsori e quant'altro di correlabile ci possa essere,erudendoci di aspetti di cui nemmeno immaginavamo l'esistenza..
Ma i successi sportivi non si fermeranno di sicuro qui e difatti ci sono loro a ricordarcene quelli piu' "recenti" in terra teutonica,dove sbaragliammo gli avversari senza dar loro tregua e scampo...
..ed in mezzo a loro giustamente,e meritatamente ci sta proprio lei..
Lascio volutamente per ultima LEI,quella che in molti piu' accreditati estimatori dell'Automobile hanno definito come "l'auto piu' bella mai costruita"..la leggendaria Alfa Romeo "33 Stradale" con il suo 8 cilindri...
..e chi siamo noi per contraddirli,visto che ci trovano pure pienamente d'accordo?
Oramai siamo giunti alla fine del giro dell'intero Museo Storico e al suono di queste parole, nasce spontaneo come non mai sulle note di una breve introduzione del proporlo un caloroso applauso come non mai indirizzato,e dedicato, proprio al "nostro" Mario.
"Nostro" in quanto dalle sue parole, dall'intensità dei suoi occhi,dalla lucentezza dello sguardo traspare tutto eccome lo spirito Alfa Romeo e la sua filosofia:ce lo sentiamo un po' "nostro" Mario che in queste tre ore ci ha fatto sognare,ci ha rapito, ci ha portato con l'immaginazione dove nessun libro o rivista patinata, pur se scritta ed illustrata bene mai potrebbe.
La sensazione di esser circondati ed immersi nel vivo del contesto storico Alfa Romeo è unica,ma una guida come Mario Angelo Lodola è un valore aggiunto:l'Alfa Romeo è un patrimonio di noi tutti appassionati che ne coltiviamo le gesta e la ricordiamo magnifica come non mai.
Proprio questo dobbiamo fare,proprio questo è il nostro primo compito come club: ricordarci sempre e non dimenticare mai cosa eravamo per tenerlo come obiettivo di tornare ad esserlo. Non dimentichiamo le gesta dei piloti, lo sforzo ed il sacrificio dei collaudatori, il genio mai spento e sopito dei progettisti: mai dobbiamo dimenticare la grandezza della filosofia e della storia Alfa Romeo anche se il momento è buio come non mai e a qualcuno farebbe comodo il contrario.
Non dimentichiamoci di questo Museo ed anzi,sosteniamolo con tutti i mezzi possibili in quanto è la testimonianza tangibile di tutto cio' che abbiamo detto sinora:visitatelo ed immergetevi nella sensazioni che questo pantheon dell'automobilismo vi puo' offrire. Non permettiamo che venga chiuso o smantellato!
Ed all'uscita, quando state per tornare a casa, soffermatevi lungo il perimetro dell'intero complesso di Arese: lungo quel perimetro oggi colpito da desolazione e degrado voluto da chi, nel corso di tutti questi anni ha solo depauperato e spostato la produzione in stabilimenti esteri come la Polonia,professando e sbandierando il "made in Italy"...
Tutti noi capiamo,ora cos'è quel nodo alla gola,quella sensazione che avevamo all'ingresso e non riuscivamo a distinguere. E tutti quanti ci riscopriamo ancora piu' Alfisti come non mai,ancora piu' forti nello spirito e sappiamo incondizionatamente che quel testimone morale che ci è stato offerto, lo dobbiamo con onore diffondere e difendere.
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