20 settembre 2008

Considerazioni di inizio autunno 2008...

E' da tanto che non si scrive un post per dar sfogo ai proprio personali pensieri: pensieri da Alfista che vagano nella mente e prendono corpo dopo aver letto affermazioni per la Rete che un po' fanno riflettere.

Che il popolo Alfista sia quello,fra i propri "simili",in grado di farsi piu' male a vicenda,in base all'epoca ed al modello posseduto,già abbiamo avuto modo di approfondirlo:speriamo sia una "peculiarità" che col passare delle generazioni presenti e future,non venga tramandata.

Da WEB Pics & Clipart


Quello che come Alfisti non rinnegheremo mai,comunque esse siano state,le nostre piu' nere e tristi pagine di storia,inerenti e riguardanti moltissime vicessitudini di marketing,scelte aziendali,decisioni a livello produttivo ed industriale dalla progettazione,passando per lo sviluppo,sino alla messa in serie di piu' modelli. Sono pagine che fanno parte della nostra storia:ma per quanto esse siano state pesanti,per quanto non solo dopo averle vissute in prima persona nel recente passato,ma anche rileggerle oggi come ricordi in questo freddo autunno,come le foglie che cadono dagli alberi,cosi' resta sempre chiara e limpida una realtà che nessuno mai ci porterà via.

L'Alfa Romeo,come un nostro amico,appassionato di un altro marchio ma acuto e sagace nel cogliere al volo le sensazioni come non mai,ha sottolineato un concetto cardine,che raccoglie,come in un "summa" tutta l'essenza dell Alfista:

"..L'Alfa invece, ha dalla sua un certo nonsoche, che altri non avranno mai, quindi, o ti piace, o non ti piace, non esiste una via di mezzo. Ma questo ahime, lo capiscono solo i possessori.."

Quindi noi diciamo no quando si tenta,in maniera stereotipata e strumentale di gettar fango sul nostro Marchio.
Diciamo no,soprattutto a chi del design e dell'eccellenza tecnica e meccanica non puo' farne bandiera.
Diciamo no a chi non ha mai vinto due mondiali di F1 e li puo' vantare in bacheca,dopo essersi ritirati per manifesta superiorità su marchi come Mercedes nel dopoguerra ma anche prima del secondo conflito mondiale,dove un incredulo Hitler,sbigottito dovette mal digerire un Tazio Nuvolari vincente in "casa"..
Non parliamo di vittorie conseguite in tutte le competizioni del mondo:dalla 24 h di Sebring al circuito di Spa-Francorchamp,per approdare al DTM tedesco con la 155 ed all'ancora piu' recente WTTC con il netto dominio su marchi come BMW grazie alla 156..

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Diciamo no,ma non con la nostalgia nel cuore dei tempi passati bensi' con l'orgoglio che essi rappresentano per il futuro,che sicuramente ci rivedrà protagonisti assoluta delle competizioni internazionali perchè dove c'e' Alfa Romeo c'e' sport,tecnologia, e tutto il patrimonio tecnologico,o "know how" se preferite l'anglofono termine, necessario per conseguire la vittoria nelle competizioni motoristiche stesse.

Non accettiamo lezioni di storia da chi la Storia Automobilistica non ha potuto nemmeno viverla in prima persona,nemmeno da comprimari nelle competizioni e nelle gare sui circuiti di tutto il mondo: la Storia dell'automobile l'abbiamo fatta noi dell'ALFA ROMEO assieme ad altre pochissime gloriose marche,fra le quali non compare assolutamente il simbolo della massificazione e globalizzazione moderna che oggi ci vogliono spacciare come inevitabile scelta di gusto e classe.

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Rispetteremo nobili ed antiche rivali come Mercedes,BMW e la moderna summa dell'AutoUnion,nota oggi come Audi,ma non altri marchi nati per il popolo e relegati per essenza e condizione a rimanervi imprigionati,in questa pratica,ma non nobile, ottica e status sociale. Sono finiti da lungo tempo oramai,per noi, i tristi e bui tempi degli anni '90 in cui la decaduta leggenda dell'affidabilità teutonica imperversava come un'inarrestabile dottrina fra chi doveva scegliere che automobile acquistare. E' finito il periodo buio per noi,ma anche l'età dell'oro,prolungata con l'ignoranza e credenze oramai stereotipate per comodo,per alimentare la "loro" leggenda di invicibili ed inaffondabili macchine macinachilometri,ma arenatasi alla 2a serie...

Non siamo noi a doverci vergognare,dopo 30 anni,di riproporre sulla scena del mercato europeo,ANCORA,una vettura non solo ideata dalla matita di un italiano (senza il quale non sarebbe mai nata..) ma alla sua 6a versione,ritoccata minimamente da chi ha vestito le forme sia di Alfa Romeo 156 e Alfa Romeo 147,entrambe vincitrici del prestigioso titolo di Auto dell'Anno: non riesce a darle un carattere diverso dal suo conformismo popolare,pena il suo inevitabile declino,nel volerla discostare di un solo millimetro dall'icona che rappresenta.

E sembra che le nuove generazioni,non piu' vittime dell'informazione massificata ma libera dalla quale si puo' attingere e nutrirsi,sappiano riconoscere che certe forme,vecchie e stanche di 30 anni,non supportate piu' dalla loro ineccepibile affidabilità,ormai non siano piu' da considerare come le uniche candidate papabili per l'importante scelta finale.I numeri poi dimostrano che la cugina d'oltralpe Peugeot l'ha già superata nelle vendite...

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Alfa Romeo è puro romanticismo applicato all'automobile:soltanto un Alfista dentro il suo cuore,sa cosa significhi possedere e guidare un'Alfa Romeo:la nostra passione è inarrestabile,il nostro palmares ricco ed illustre,il nostro patrimonio tecnologico e stilistico inarrivabile.Non abbiamo piu' nulla da temere,se mai avessimo dovuto farlo, se guardiamo alle spalle il Gruppo che ci guida con i suoi vertici,le sue menti ed i suoi piani marketing futuri.

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Guardiamo con fiducia e con ottimismo al nostro futuro,come non mai da tanto tempo: ritorneremo sul mercato USA,non da comprimari ma da protagonisti assoluti.Il lancio di nuovi modelli con nuove ed innovative linee sara' un dato di fatto: possono piacere o meno.Ma questo è soggettivo:chiunque abbia provato in queste settimane la nuovissima MiTO non potra',anche se in eleganti moderni stilemi,averne intravisto e carpito l'anima di una vera Alfa Romeo. I tempi vanno avanti e l'inevitabile loro avanzare non puo' che essere accompagnato da tecnica e stile diversi,ma ugualmente efficaci.

Cuore e romantica passione:non freddo acciaio senza velleità alcuna.

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1 commento :

Corsarieger ha detto...

Stavolta hai proprio sputato l'anima caro Duca....pero come sempre scritto in un modo eccellente.

La frase in giallo poi....GENIALE. ;-)


Ciao o popolo Alfista.