01 luglio 2008

Ci sentiamo di precisare che..

Mi scuso con tutti anticipatamente per l'eccessiva lunghezza di questa mail inerente il raduno svoltosi a Sgonico domenica scorsa, il 29 giugno 2008.

La necessità di questo ulteriore capitolo è il colloquio telefonico intercorso stamattina, alle 8.45, con la responsabile dell'evento/raduno a Sgonico: in un primo momento ha addotto come concausa della non perfetta realizzazione dell'evento incomprensioni con il comune ospitante e l’assenza del punto di ristoro ed ha ricordato di essersene scusata prima delle premiazioni; ha inoltre aggiunto che l’organizzazione ha distribuito a titolo gratuito delle bottigliette d’acqua ma noi non ne abbiamo ricevute né eravamo a conoscenza fossero state date quindi riguardo questo chiediamo di darci conferma a chi l’avesse avute. La seconda e più lunga parte della telefonata la referente ha esordito esigendo rispetto verso lo staff presente domenica a lavorare: non si sa chi mai glielo abbia tolto, noi non di sicuro...ma questo è stato solo un primo passaggio: da qui in poi ho cominciato a chiedermi se quello letto era il nostro post in quanto lo ha definito commenti da “venderigole de Ponterosso” (cito testualmente e per chi non fosse di Trieste questo modo di dire intende un gossip dai connotati spinti e a volte tendenziosi) e che avrei dovuto risponderne penalmente millantando (posso dire solo così perché è un fatto che riporto e non conosco il mestiere dei suoi figli, a parte quello di Ricky) un figlio avvocato penalista che lavora in uno dei migliori studi della città (era fondamentale specificarlo, forse per ottenere un risultato piu' convincente?)

Replicando molto calorosamente che a questa serie di "sparate" alla triestina maniera, oramai superate nella forma e nei modi d'altri tempi, era da risparmiarsi quest’espressione, terminavo la telefonata ed ora aggiungo che queste frasi dette sono a mio umile avviso riconducibili a pressioni di natura censoria su quello che in realtà DI FATTO E' STATO UN EVENTO DALLO SVOLGERSI NEGATIVO.
La manifestazione prevedeva un programma ben definito, stampato e visibile su tutti i volantini
distribuiti per reclamizzare l'evento stesso, che non è stato palesemente rispettato: abbiamo anche
notizia di persone che sono passate alle 18 davanti alla sede dell'evento NON TROVANDO PIU' NESSUNO. Ovviamente in quanto le premiazioni si sono concluse ben prima..

Sinceramente a raduni ne abbiamo partecipato eccome, sia singolarmente che con il nostro Gruppo: mai e poi mai è successo che, al di là di un opinione pubblicamente manifestata sul nostro blog ed uno scambio di battute on line , il tutto non si fosse risolto con cordialità e con riconoscimento, all'interno di un tono civile, dei propri errori di valutazione ed organizzativi, spesso accompagnati anche da scuse: sempre si sono trattati gli argomenti negativi in questione senza mai offendersi, senza mai usare toni denigratori: è nel nostro stile E siamo sicuri di averlo rispettato anche questa volta.

Abbiamo ottime relazioni con tutti i club della zona, non a caso il nostro partecipare ai raduni è sempre visto con reciproca cordialità e spirito di partecipazione da tutte le persone che incontriamo. Se diatriba c'e' stata, sempre è stata vista con spirito critico in un'ottica di miglioramento futuro. Anzi, anche per questo raduno abbiamo valutato gli aspetti positivi: il rilascio di una ricevuta fiscale, ad esempio.

Sinceramente, nonostante abbiamo in piu' punti del post specificato che il tutto era da rivedere in un ottica futura di miglioramento e tenendo conto che prima dello svolgersi dello stesso abbiamo fatto tanta eco e incoraggiato gli scettici a venire comunque (noi non c’eravamo l’anno scorso e quindi non possiamo giudicare), cio' non è servito a frenare una manovra nettamente a carattere cautelativo dei propri interessi, anche se mascherata da "cordiale telefonata" e soprattutto marcata da ben tre volte nel ripetere l'invito ad assumersi penalmente le responsabilità ai commenti "da Ponterosso”.

Dal basso dei miei 31 anni, non accetto assolutamente, nella maniera piu' categorica, qualsiasi tipo di intimidazione (minaccia più o meno diretta che mira a imporre un comportamento determinato - DEVOTO OLI per chi non ne sapesse il significato - ndr) a togliere un post dove OGGETTIVAMENTE si è descritto l'andamento di un evento, da parte di chicchessia: staff,presidenti o membri di qualsivoglia associazione.
Sono pronto al dialogo: non all'imposizione ed alla censura. Si vada a far la voce grossa altrove, non in casa nostra.

Vi voglio far riflettere con un piccolo fatto di cronaca di quasi tre anni fa, che riporto con le imprecisioni della memoria ma correlato al mondo dei motori.

Nel 2005 a Indianapolis a causa di un difetto di progettazione degli pneumatici, per motivi di
sicurezza, tutte le scuderie Michelin, dopo un giro di ricognizione necessario causa clausole contrattuali con gli sponsor, rientrarono ai box lasciando di stucco i paganti e la Ferrari con una vittoria senza sapore di lotta. A nulla servirono le scuse degli organizzatori a sedare gli animi e probabilmente gli avvocati delle associazioni dei consumatori locali se non,a distanza di un
anno RIFONDERE I BIGLIETTI AI VISITATORI di comune accordo tra Circuito e Michelin. E parliamo di un evento di F1 con risonanza mondiale a livello di mass media. E di avvocati il proprietario del circuito ne aveva eccome anche se forse non portavano lo stesso cognome...

Ma qui a Trieste no: qui anzi, chi nettamente sbaglia alza i toni verbali, pensando tra l'altro di incutere un non si capisce meglio quale senso di timore reverenziale, in quanto puo' annoverare dalla sua l'assistenza di un famigliare avvocato penalista senza cercare nemmeno una mediazione od un comunicato aggiunto di precisazioni in merito alla vicenda. Dictat ed imposizioni degni della classica tradizione triestina del "non la sa chi che son mi" (questo si che è una filosofia da "venderigola ponterossiana") : questi modi non fanno piu' presa, specie su chi, quando, dalla propria puo', senza presunzione, almeno vantare un minimo di cultura e di informazione.

Qui in Italia, nella fattispecie a TRIESTE, abbiamo invece la boriosa presunzione di voler zittire in sedi piu' o meno opportune, avvalendosi dell'aiuto di familiari avvocati penalisti,-scusatemi se insisto sul concetto di avvocato in famiglia ma mi ha dato veramente fastidio- instaurando una causa per diffamazione (anche se gli estremi proprio a livello legale sono tutti da dimostrare - ndr) contro chi ha liberamente espresso, senza usare tono a carattere denigratorio, la sua libera opinione rispecchiata tra l'altro dai fatti, dalle testimonianze che si possono ricondurre a quel giorno fra la maggior parte dei presenti, dalle fotografie e dalle riprese.

Se la tendenza odierna in Italia è "censurare" l'informazione per tutelare i proprio interessi e
tornaconti personali futuri, a fronte di un organizzazione negativa dell'evento in questione ieri, non solo non mi piace ma non ci sto proprio ad essere intimidito con domande in perfetto stile "Matrix",come le facevano a Mr.Anderson/Neo...

Anche perchè il nostro blog è frutto della passione puramente AMATORIALE che nulla ha a che vedere con il giro di soldi, sponsorizzazioni e quant'altro economicamente riconducibile a natura di lucro. Per rendere l’idea lo facciamo per poter raccontare ai nostri nipoti davanti al caminetto la sera di Natale quanto c’eravamo divertiti alla loro età.
Noi non riceviamo soldi dagli sponsors: non dobbiamo fare i conti a fine mese per vedere se vale la pena ancora di trovarsi ad un raduno o meno.

Siamo appassionati che PAGANO il dovuto e richiesto ad ogni raduno ed hanno il diritto di almeno far conoscere i fatti, agli amici, con metodo oggettivo: abbiamo riportato fatti oggettivi mica chiesto indietro i soldi per aver pagato l'ingresso ad un evento che non ha rispettato gran parte di cio' che solo sulla carta paventava!

Siamo piuttosto noi tutti appassionati che partecipiamo a raduni ed iniziative di questo genere a chiedere rispetto in quanto il raduno per quanto possa vantare un'ottima organizzazione a monte, non è nulla senza coloro che vi partecipano. Qui la buona volontà c’è stata ma i fatti non le hanno dato ragione.

Nonostante abbiamo recensito forse negativamente l'evento in questione gli abbiamo dato pari importanza che a tutti gli altri eventi che si sono tenuti in regione, com'e' giusto che sia: proprio per incentivare anche a Trieste il maggior svolgersi possibile di eventi similari, in quanto mancano e se ne sente in giro la richiesta.
Alla vigilia, abbiamo dato risalto a questo evento anche per incentivare gli sponsors a non dir di no, un domani, quando qualcun altro verrà a bussare alla loro porta ma, purtoppo, l'atteggiamento censorio riscontrato qui a Trieste(e solo qui) non è affatto salutare. Speriamo soprattutto per loro, per una loro futura partecipazione attiva in altri eventi, e migliori.

Mi sento profondamente indignato, e con altrettanto sdegno, rimando al mittente le sue pretestuose velleità penali con le quali si viene a turbare la tranquillità del nostro gruppo, importunando prima altre persone che la mia in primis..

Prima di venire ad intimidire gli altri, con toni da falsa cordialità, forse è meglio guardare e giudicare con obiettività il lavoro svolto: soprattutto se la propria autovalutazione puo' esser, se non convalidata in maniera oggettiva, addirittura sciolta come neve al sole con prove e testimonianze.

Sperando di vederci ai prossimi raduni, con argomentazioni piu' piacevoli e meno stressanti, vi mando i miei piu' cordiali saluti accompagnati da tutto il nostro Gruppo di Alfisti.