30 settembre 2015

Alfa Romeo 4C Spider, nessuna si guida come lei..




Si fa presto a dire "sportiva". Forse troppo, perché spesso si abusa di questo termine, riferendosi magari ad allestimenti sportiveggianti di auto normali, che di certo non sono pensate per essere guidate senza pietà in pista. Be', non è questo il caso dell'Alfa Romeo 4C Spider,
per cui invece quell'aggettivo - sportiva - quasi non basta a definirla. E di certo non basta nemmeno solo guidarla su strada, perché la piccola 2 posti made in Italy è una macchina che si apprezza andando fortissimo, soprattutto in entrata di curva, cosa che costringe inevitabilmente a portarla in pista. All'Autodromo di Modena, nel mio caso, dove me la sono proprio goduta tutta questa trazione posteriore da 240 CV e 1.000 kg di peso e dove l'ho capita a fondo, imparando così a "vivermela" nel modo giusto su strada. Anzi, a gustarmela di più che se non ci fossi andato, in pista. Sono sensazioni di guida che spero di essere riuscito a trasmettervi in questa video-prova.

Una "nave-scuola"

Già, perché cosa significa divertirsi guidando "sportivamente"? In questo senso l'Alfa 4C è una macchina che chiarisce le idee. E' un oggetto a cui non ci si abitua tanto in fretta, perché accelera da fermo e riprende velocità in movimento molto più velocemente di quanto ci si aspetterebbe, e quindi obbliga a ritarare i propri riflessi e i propri automatismi alla guida. Il pilota di una 4C, insomma, deve lavorare molto di testa, stare sempre "sul pezzo", e di lì iniziare a sfruttare una frenata straordinaria e adeguarsi alla risposta dello sterzo. Il pedale del freno infatti è duro ma molto sensibile, in più l'assetto è piatto e inizia a "muoversi" (in beccheggio e in rollio) solo quando la decelerazione longitudinale o l'accelerazione laterale - o, meglio, una combinazione delle due - sono importanti. E cioè, tradotto, quando si entra in curva molto più forte di quel che verrebbe di fare con qualsiasi altra macchina. Ed è lì che comincia il divertimento. Ma serve una pista, come detto all'inizio, perché la 4C fa perno con le ruote anteriori e inizia ad andare via con il posteriore solo quando la manovra è iniziata con decisamente troppi km/h sulla strumentazione digitale.

Solo lei in testa

Sotto quella soglia la 4C ha le gomme posteriori che non si staccano dall'asfalto, qualsiasi cosa proviate a fare con i trasferimenti di peso in entrata o con l'acceleratore in uscita, mentre è molto facile che il muso allarghi, visto che l'avantreno non ha ancora il giusto carico verticale per poter "sentire" gli input che gli si danno con il volante. Lo sterzo, di suo, è senza servoassistenza, quindi non è molto diretto. E cambia consistenza sotto sforzo, in curva, per cui va interpretato in continuazione e "domato". Una volta entrati in sintonia con questo mix di giusta velocità in inserimento, uso dei freni (non esagerate, perché invece di innescare un traverso fareste l'opposto: una bella staccata pulita e precisa) e gestione del volante, avrete sotto l'acceleratore tanta sostanza: quel che ci vuole per tenere una derapata,  uscendo dalla curva "a mezzo gas" in terza marcia, con il turbo che soffia ma non troppo e le gomme posteriori in slittamento controllato. E se, avendo toccato questa soglia del limite, volete fare il tempo sul giro con una guida da Formula 1, sapete a questo punto dove potete esagerare (pestoni sui freni e spinta del motore) e dove invece dovete tenervi (input di sterzo e uso delle marce basse sul "lento"). Capito perché la 4C è una sportiva educativa? 

Nuda è meglio

E su strada? Di nuovo, aver conosciuto il suo vero carattere in circuito, ve la farà vedere sotto un'altra luce in montagna o in collina, con tutte le irregolarità dell'asfalto connesse. Inizierete così a prendere il ritmo tra una curva e l'altra, con poco acceleratore, usando le marce alte e impostando le traiettorie senza mai incrociare le mani sul volante (non solo nei tornanti), per reagire cioè a tutte quelle reazioni di sterzo che vi faranno sentire a contatto con il terreno. Persino quando viaggiate in rettilineo, perché la macchina segue tutte le inclinazioni laterali dell'asfalto. E qui vengo al perchépreferisco la 4C Spider rispetto alla 4C coupé: non si perde niente in termini di precisione di guida, ma si entra più in sintonia con il modo "giusto" di guidarla su strada. Ovvero, non con il coltello fra i denti. Guardandosi anche attorno, quindi, ascoltando i commenti entusiasti delle persone al vostro passaggio e dandole ogni tanto un'occhiata soddisfatta quando l'avrete parcheggiata: topless, insomma, è il top.

Listino Alfa Romeo 4C





Listino e Dati Alfa Romeo 4C 4C 1750 TBI Spider



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